Viaggio alle isole Lofoten - Norvegia
Marzo 2018: destinazione isole Lofoten, oltre il Circolo Polare Artico, nel nord della Norvegia.
Giorno 1 - viaggio verso il nostro Rorbur
La nostra avventura inizia a Oslo, capitale della Norvegia, da dove ci spostiamo molto più a nord con un volo interno della Norvegian Airlines verso Narvik. Da qui ritiriamo la nostra macchina (un 4x4 con gomme chiodate, in questo periodo le strade sono decisamente ghiacciate …) e ci mettiamo in marcia verso Gravdal, piccola cittadina nel centro delle Lofoten.
Già il viaggio verso la nostra casetta (un tipico rorbur di legno rosso, vecchia casa di pescatori riadattata come alloggio turistico) è stato un’esperienza visiva notevole, che ci aiuta a pregustare quello che ci aspetterà nei prossimi giorni.
Rimaniamo subito affascinati dai paesaggi innevati, gli alti picchi coperti di neve che si tuffano in mare, i fiordi coperti di ghiaccio ed in generale da una natura poco contaminata dalla presenza dell’uomo.
Tutte le isole principali dell’arcipelago sono collegate tra di loro da strade tenute molto bene, eppure è difficile incrociare altri mezzi.
L’aspettativa di vedere l’aurora boreale è altissima (purtroppo in 7 giorni non è garantito che la vedremo, malgrado sia il periodo migliore per avvistarla) e non vediamo l’ora di trovare le condizioni meteo ideali per poterci appostare ed aspettare questo spettacolo della natura.
Giorno 2 - il sud delle Lofoten
iniziamo da Hamnøy
Sfruttiamo subito bene la nostra seconda giornata alla volta per
Hamnøy, dove ci appostiamo per fotografare la nostra prima alba. Qui con un po di fortuna si riesce ad immortalare un quadretto mozzafiato, ma per noi ci sono troppe nuvole all'orizzonte.
Il borgo di Å
Riprendiamo la macchina e ci mettiamo in cammino lungo la strada panoramica in direzione del borgo di Å, nella zona più a sud dell’arcipelago.
Å è un tranquillo borgo di pescatori e a quanto pare è il paese con il nome più corto del mondo. Qui il tempo sembra essersi fermato e lungo le vie del paese è possibile visitare il museo dei pescatori e delle tradizioni (si paga il biglietto per poter entrare nei vari edifici adibiti a sale espositive).
Il paese in questo periodo sembra quasi disabitato fatta eccezione per i gabbiani, ed è raro incrociare qualcuno del posto. Facendo due passi intorno al paese abbiamo trovato un punto panoramico dal quale si può ammirare un vicino fiordo.
Vita da pescatori
Ci rimettiamo in marcia in direzione nord e decidiamo di fermarci in vari piccoli abitati ed osservare il movimento di barche nei vari porticcioli. Praticamente ogni gruppetto di case ha almeno un piccolo molo con una barca ormeggiata e li vicino una delle tipiche costruzioni in legno per appendere all’aria il merluzzo pescato.
Purtroppo arrivati a sera troviamo il cielo quasi completamente coperto e quindi la possibilità di vedere l'aurora boreale è pari a zero. Confidiamo in domani!